Installazione a Palazzo Litta, Milano con Eterno IvicaEterno Ivica

A Matter of Perception - Tradition & Technology 2016

A Matter of Perception - Tradition & Technology 2016

28 settembre 2018
Eterno Ivica partner del progetto A Matter of Perception “Tradition & Technology”, in collaborazione con MoscaPartners e DAMN°, a Palazzo Litta - Milano - dal 12 al 17 aprile 2016. 32.000 i visitatori in 6 giorni

Dopo il successo dello scorso anno, MoscaPartners è tornato assieme a DAMN° per occupare e trasformare Palazzo Litta durante la Design Week di Milano con alcuni dei maggiori esponenti del design internazionale. Eterno Ivica ne ha fatto parte...

La terza edizione di “A Matter of Perception” ha visto rinnovata la collaborazione per il secondo anno di fila tra MoscaPartners e DAMN° nella realizzazione di una mostra collettiva sul tema “Tradition&Technology” - che si è tenuta durante il Fuorisalone nel Quartiere 5VIE a Palazzo Litta. Il cortile del Palazzo, fulcro della manifestazione, è stato reinterpretato dall’architetto Diébédo Francis Kéré, nato in Burkina Faso e attivo oggi a Berlino con il proprio studio.

L’installazione è un’elaborazione concettuale del tipico villaggio africano, circoscritto da una piattaforma sopraelevata e circondato da un paesaggio di canne coltivate localmente. L’installazione voleva rappresentare un luogo accogliente, di aggregazione, un posto dove ci si potesse riposare e rilassarsi tra un evento e l’altro durante il Salone del Mobile. E così è stato, raggiungendo un picco massimo di 32.000 visite in sei giorni.

L’opera di Kéré ha posto al centro l’ampio concetto dell’umanesimo: Kéré costruisce con le persone, mette l’uomo e le sue esigenze al centro della sua opera architettonica. Fulcri fondamentali sono i rapporti e le relazioni umane, l’ospitalità, i diritti elementari, la crescita personale, l’emancipazione e lo sviluppo dei residenti, il rafforzamento della comunità, l’incoraggiamento alla vicinanza con la natura e i suoi ritmi.

Ed è proprio quello che si è visto riflettere dal padiglione di Palazzo Litta: le strutture circolari in pietra sono state posizionate sopra ad una piattaforma immersa in un tappeto di canne e protette da una tettoia realizzata da singole canne di bambù. La struttura del padiglione è aperta e trasparente, è accogliente, è un fisico e reale invito all’incontro, al contatto con gli altri, al fermarsi, a prendersi del tempo per dedicarlo alla relazione con l’altro.

Il padiglione è aperto, non emana rigidità, è informale, proprio come dovrebbe essere la mente dell’essere umano: aperta, flessibile, pronta ai cambiamenti. “Voglio che i visitatori si sentano a proprio agio” afferma Kéré. E l’installazione è un chiaro riferimento alle sue origini di Gando in Burkina Faso: “Il mio villaggio natale è un punto di riferimento per l’architettura pubblica che ho progettato: ti senti parte della comunità e del paesaggio circostante”, ha affermato l’architetto.

Per il progetto ci si è messi alla ricerca dell’espressione ideale del materiale nell’ottica comune di reinterpretare il metodo costruttivo più primitivo, quello di assemblare, impilare e lavorare la pietra: la si è voluta ripensare in maniera innovativa e audace. Sei varietà di pietre pregiate sono state selezionate dalle cave dell’azienda interpellata per la fornitura delle pietre.

Le pietre scelte hanno toni caldi e sabbiosi proprio per evocare i colori e le textures africane, sono state impiegate le tecnologie più avanzate per modellare ogni singolo elemento, disegnato individualmente. La lavorazione particolare dà vita a tre padiglioni circolari interamente in pietra, che hanno la straordinaria capacità di rilevare il materiale in insolite caratteristiche: leggerezza,, trasparenza e sinuosità.

Anche se la pietra è qui lavorata per trasmetterci trasparenza e leggerezza in realtà sempre di pietra si tratta, e il peso del materiale con cui sono costruiti i tre padiglioni ha rappresentato una sfida difficile da risolvere, soprattutto pensando ad un’installazione temporanea che doveva essere montata e smontata in pochi giorni.

Ma gli elementi strutturali di Eterno Ivica, oltre 2000 SE3 per coprire una superficie di 250 mq, posato col sistema Woodeck Floor System e assemblato con i travetti in acciaio, hanno semplificato e risolto la difficoltà della sfida con straordinaria efficacia. Solo con una soluzione così flessibile e con la possibilità di sostenere pesi al di sopra di ogni aspettativa è stato possibile realizzare la bellissima piattaforma tondeggiante disegnata dall’architetto. Anche con questo progetto Eterno Ivica ha dimostrato professionalità, qualità dei prodotti e massima efficienza nell’operosità.

 

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